Il Sannio è una zona del Beneventano particolarmente famosa (sia in Italia che nel mondo) per la sua produzione vitivinicola. Già all’epoca dell’Antica Grecia, quest’area è stata paragonata a una grande cantina a cielo aperto proprio per gli ettari vitati che caratterizzano il territorio.
Tra tutte le tipologie di uve coltivate la Falanghina è di certo quella più famosa, ma non è di certo la sola! Tra gli altri vanno ricordate quanto meno l’Aglianico e la Camaiola (conosciuta anche come “Barbera del Sannio”, anche se nulla ha che vedere con l’omonimo vitigno piemontese).
L’uva (e il vino) non è però l’unico patrimonio gastronomico tipico. Oltre al “Nettare degli Dei”, questo territorio è anche il luogo di produzione di varie prelibatezze di cui parleremo nei nostri vari articoli. Tra queste, la “salsiccia di Castelpoto” capace di conquistare al primo assaggio anche i palati più esigenti.

I LUOGHI DEL SANNIO: CASTELPOTO.
Il caratteristico borgo di Sant’Agata de’ Goti, il castello di Guardia Sanframonti, le vigne storiche di Solopaca, il profilo severo del massiccio del Taburno. Sono le immagini che restano nella memoria visitando il Sannio.
Una zona che dista solo un’ora da Napoli, ma che svela un volto della Campania inatteso e sorprendente. Siamo lontani dal caos estroverso e variopinto del capoluogo partenopeo, qui tutto sembra ricordare le antiche origini del popolo sannita, orgoglioso e mai domo e un certo rigore austero, riservato e silenzioso, forse lascito della secolare dominazione Longobarda. Risiede in questa mescolanza di cultura e storia, di contaminazioni e dominazioni, il fascino segreto di un territorio che vale la pena di scoprire.
Meno nota, ma di grande rilevanza storica e culturale, è la località di Castelpoto, che sorge sul colle antistante la Valle del Calore e la pianura beneventana. Le sue origini risalgono al periodo sannita, ma il suo sviluppo comincia con i Longobardi e successivamente i Normanni, come confermato da iscrizioni e reperti rinvenuti nel territorio. Dopo un breve periodo di dominio pontificio, il paese fu occupato da Federico II, per passare poi sotto il dominio degli Angioini e degli Aragonesi.
Questa cittadina può vantare i natali di alcuni tra gli insaccati più antichi d’Italia. Tra questi, la caratteristica “Salsiccia di Castelpoto” preparata esclusivamente con materie prime autoctone.

LA SALSICCIA DI CASTELPOTO.
La preparazione della Salsiccia di Castelpoto è una ricetta antica e particolarmente laboriosa. Gli ingredienti per realizzarla non sono un segreto, ma sono in pochi a custodire le tecniche, i tempi e le gestualità necessarie per trasformare la carne di suino in una delle prelibatezze che meglio raccontano la tradizione di questi luoghi.
Le origini di questo insaccato va fatta risalire alla fondazione del borgo medievale di Castelpoto da cui prende il nome. Da secoli, le carni suine vengono tritate grossolanamente per poi essere mescolate con un infuso di aglio, finocchietto e polvere di “paupali” ossia il peperoncino nel dialetto tipico. Il risultato è una salsiccia dal colore rossastro (dovuto maggiormente alla presenza del peperoncino), ma non per questo per forza piccante. Morbida e gustosa, risalta tutti i sapori che contiene se cucinata alla brace, anche se ben si presta anche ad altre preparazioni.
Come già abbiamo detto, per essere definita “Salsiccia di Castelpoto”, tutti gli ingredienti devono provenire dalla zona del Sannio.
Una tipicità che non teme il tempo che passa e di cui gli abitanti di Castelposto vanno particolarmente orgogliosi: molti di questi, infatti, alleva tutt’oggi i maiali per realizzare le salsicce secondo l’iter tramandato di generazione in generazione. Piccole diversità capaci di fare la differenza, con sfumature di gusto che variano leggermente da famiglia a famiglia.

ORYON E SALSICCIA DI CASTELPOTO: UN ABBINAMENTO DOC.
La Salsiccia di Castelpoto è protagonista di diverse ricette all’interno dei menu ideati da Ca’Stelle proprio per degustare al meglio le referenze della casa vinicola.
A seconda della stagionalità, questa prelibatezza sannita è un ingrediente sia di alcuni antipasti che di primi e secondi piatti. Gli abbinamenti sono diversi (non solo con l’Aglianico) a seconda del ruolo che ha questa salsiccia all’interno della ricetta preparata dai nostri chef.
Vieni a scoprire le varie possibilità di gustare e degustare i nostri sapori tipici: la cosa realmente difficile sarà scegliere!
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