Dal 1991

Un destino scritto nelle stelle

Le notti all’aria aperta in campagna sono un patrimonio dell’umanità. Un’esperienza capace di coinvolgere i cinque sensi come poche altre cose al mondo.

Un mix di sensazioni che variano di stagione in stagione, di mese in mese e anche di giorno in giorno.

Tutte uniche e irripetibili, opere d’arte di quel gran maestro che solo la Natura sa essere.

Le notti all’aria aperta in campagna sono un patrimonio dell’umanità. Un’esperienza capace di coinvolgere i cinque sensi come poche altre cose al mondo.

Un mix di sensazioni che variano di stagione in stagione, di mese in mese e anche di giorno in giorno.

Tutte uniche e irripetibili, opere d’arte di quel gran maestro che solo la Natura sa essere.

Quella notte settembrina in particolare, non era certo la prima notte che Mariano e Raffaele passavano sotto le stelle davanti a quell’area sterminata di vigneti.

L’oscurità caricava il verde delle foglie che pendevano dalle viti e lo faceva sembrare quasi un blu intenso, mentre i grappoli nascosti dallo stesso fogliame rifletteva qua e la i raggi della Luna.

Sarà stata l’aria magica o forse i bicchieri mezzi pieni che avevano in mano, quella notte, in campagna, sembrava di stare davanti al mare.

Quella notte settembrina in particolare, non era certo la prima notte che Mariano e Raffaele passavano sotto le stelle davanti a quell’area sterminata di vigneti.

L’oscurità caricava il verde delle foglie che pendevano dalle viti e lo faceva sembrare quasi un blu intenso, mentre i grappoli nascosti dallo stesso fogliame rifletteva qua e la i raggi della Luna.

Sarà stata l’aria magica o forse i bicchieri mezzi pieni che avevano in mano, quella notte, in campagna, sembrava di stare davanti al mare.

L’aria era frizzantina, come il vino spumante nei loro calici. Il cielo terso e sereno permetteva di riconoscere ogni singolo punto luminoso di una costellazione.

Erano poco più che ventenni i due fratelli e a quell’età è facile sognare a occhi aperti.

Specialmente se una di quelle stelle che hai davanti scivola giù lasciando una scia luminosa dietro di sé.

L’aria era frizzantina, come il vino spumante nei loro calici. Il cielo terso e sereno permetteva di riconoscere ogni singolo punto luminoso di una costellazione.

Erano poco più che ventenni i due fratelli e a quell’età è facile sognare a occhi aperti.

Specialmente se una di quelle stelle che hai davanti scivola giù lasciando una scia luminosa dietro di sé.

Quello che, invece, è alquanto difficile, è esprimere lo stesso desiderio guardando la stessa cometa: quella notte avvenne anche questo, ma i due fratelli lo avrebbero scoperto solo qualche anno più tardi.

Quando sul quel terreno, davanti a una distesa oceanica di vigne, sotto un soffitto di stelle e brindando con due calici di vino presi direttamente dalla botte, misero su la loro casa vinicola.

Quello che, invece, è alquanto difficile, è esprimere lo stesso desiderio guardando la stessa cometa: quella notte avvenne anche questo, ma i due fratelli lo avrebbero scoperto solo qualche anno più tardi.

Quando sul quel terreno, davanti a una distesa oceanica di vigne, sotto un soffitto di stelle e brindando con due calici di vino presi direttamente dalla botte, misero su la loro casa vinicola.