Per il video integrale dell’intervista:
Intervista a Venanzio Assini – Ca’Stelle -RadioNews24

  1. Effetto economico della Pandemia sul mercato visto e analizzato e osservato dalle giovani leve delle aziende vitivinicole.

Prima che per le nostre Aziende, la situazione è umanamente difficile. Ci troviamo di fronte a qualcosa che non abbiamo ancora sotto controllo e che porta con sé un numero elevato di vittime. A questo va aggiunto che l’interesse di tutela sanitaria non coincide con la capacità finanziaria ed economica che le persone e le aziende hanno per sostenersi, oltre alle difficoltà dello stato italiano che già prima della pandemia mostrava grossi problemi in termini economici e finanziari.

Di certo, attualmente, alcune regole del mercato sono in evoluzione. Le aziende familiari, come la nostra, si muovono sempre più verso la trasformazione digitale, sia in termini di sistemi di produzione, che di gestione e comunicazione commerciale, con l’obiettivo di neutralizzare l’andamento a singhiozzo dei canali di vendita tradizionale (ho.re.ca.) ed equilibrarlo con i canali digitali più innovativi (market place ed e-commerce).

In generale, al giorno di oggi, è importante essere vicini ai propri collaboratori, siano essi clienti finali o operatori commerciali intermedi: in altri termini bisogna essere uniti, coesi e compatti davanti a un problema che coinvolge tutti.

  • Il futuro del vino italiano e le tendenze della domanda dei consumatori nazionali e internazionali.

Il vino italiano è un prodotto che rappresenta un comparto di eccellenza nazionale, apprezzato sia in Italia che all’estero;non a caso siamo una nazione leader della produzione mondiale. L’Italia è anche leader di Biodiversità, gode sia di terreni e condizioni climatiche favorevoli sia di una smisurata Cultura ed Esperienza produttiva,dunque vanta un’ottima ed eterogenea produzione di uve e,quindi, di vini.

Dall’altro lato, i consumatori italiani tendono ad essere consapevoli del prodotto, generalmente il loro processo di acquisto è basato sull’acquisizione ed interpretazione di numerose informazioni: Terroir,Vitigni, caratteristiche dei Vini e dei Valori dell’Azienda, fino ad arrivare agli abbinamenti Cibo/Vino.

In questo senso gli italiani sono molto più preparati dei consumatori stranieri, che comunque stanno iniziando a ufficializzare la necessità di informazioni.

Quello che stiamo notando – e che ci fa certamente piacere – è che i consumatori finali hanno intrapreso un percorso di educazione alimentare molto forte, dove vi è sempre maggiore attenzione alla fruizione del vino anche in termini di abbinamento di differenti tipologie di vino e cibo, anche a seconda delle diverse occasioni e contesti di utilizzo, evitando così abusi o usi non sani.

  • Ca’Stelle, i valori e la sua traduzione in prodotti ed esperienza.

Ca’Stelle, la nostra azienda si muove proprio su questa direzione. L’obiettivo è quello di coinvolgere il nostro consumatore finale, con il quale creare un rapporto sempre più stretto, unico, valoriale e di fiducia, cercando di unire necessariamente tutti gli operatori commerciali, quelli tradizionali ed innovativi.

Dobbiamo rispettare la nostra missione che è quella di ricercare, analizzare, definire e valorizzare vini autoctoni del nostro Sannio. Viti a volte dimenticate come la Camaiola da cui nasce il Barbera del Sannio, o viti che vengono confuse con la stessa famiglia ma con origini diverse come la Falanghina del Sannio.

Per noi il Territorio, la nostra Cultura sono la nostra Identità. I nostri Prodotti, in alcuni casi unici in tutto il mondo, racchiudono la nostra voglia di raccontarci e il rispetto ambientale il nostro valore più grande da condividere. Tutto questo oggi è più facile, anche grazie all’utilizzo della tecnologia di comunicazione che rappresenta un grande aiuto nell’esportare l’experience – in primis – del vigneto, poi della cantina e – infine – della degustazione verso il nostro consumatore.